Estratto del libro

Prefazione (a cura di Maria Rita Rossi)

… le guerre cambiano ma la disperazione che lasciano negli occhi dei sopravissuti è sempre la stessa.
(F. Casadidio, Il volo del canarino)

La Storia:”Uno scandalo che dura da diecimila anni”.
(E. Morante, La Storia)

Nel presentare il secondo, atteso romanzo di Franco Casadidio: “Il volo del canarino”, farò ricorso a due termini che mi sembrano quanto mai appropriati per descrivere il rapporto dell’autore con la narrativa: passione e necessità. Per l’autore, infatti, scrivere non è soltanto un’autentica e grande passione, del resto qualsiasi attività creativa presuppone la passione, ma anche una vera e propria necessità, come dimostra la sua biografia. Franco Casadidio, infatti, non fa lo scrittore di professione, ma svolge un’attività lavorativa molto impegnativa e per molte ore al giorno, eppure riesce a ritagliarsi lo spazio per scrivere racconti e romanzi molto intensi e coinvolgenti con un focus su contesti storici particolarmente drammatici che offrono l’occasione per un ripensamento e una riflessione su momenti ed eventi che hanno segnato la storia dell’Europa e del mondo e la vita di milioni di persone.
In questo romanzo, in particolare, la ricostruzione storica è quanto mai attenta, rigorosa, accurata anche nei minimi particolari e approfondita dal punto di vista psicologico ed emotivo sia per quanto riguarda il destino dei singoli che per quanto attiene alla sorte della collettività. Il libro è ambientato in Germania, come il precedente romanzo dell’autore; si parte dalla fine della prima guerra mondiale, dalla firma dell’Armistizio nell’Autunno del 1918 e dai trattati di pace che le nazioni vincitrici (la Francia in particolare) imposero ai paesi sconfitti. Il panorama storico che emerge è quello di una Germania profondamente segnata, umiliata e prostrata dalla crisi post-bellica che, come documentano molti storici (cito soltanto il saggio di R. Gerwart: “La rabbia dei vinti”, Laterza, 2017) gettò le basi di un forte desiderio di rivincita, oltre ad un senso di ribellione ed ingiustizia per le forti misure punitive che erano imposte alla nazione. In questo clima si inserisce anche una profonda crisi sociale, politica, istituzionale e, soprattutto economica che coinvolse tutte le classi sociali determinando la nascita di formazioni estremiste, di destra e di sinistra, e l’ascesa del partito nazionalsocialista, fondato da A. Hitler che, nel volgere di pochi anni, avrebbe trascinato l’Europa e il mondo in una guerra planetaria tra le più violente e distruttive della storia….

I protagonisti

Jürgen von Schotze, ufficiale delle SS
Sara Funke, figlia di un ariano e di un’ebrea, per le leggi di Norimberga è una mischlinge, ossia tedesca con sangue misto
Helmut von Schotze e sua moglie Monika, i genitori di Jürgen
Helmut Funke e sua moglie Rivka, i genitori di Sara
Adolf Hitler, Hermann Göring, Reinhard Heydrich, Heinrich Himmler e tutti gli altri esponenti nazisti…i carnefici
6 milioni di ebrei…le vittime!